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Il cibo è una necessità primaria, ma le scelte alimentari sono prima di tutto identitarie. Basti pensare alle sottoculture che nascono e si aggregano intorno al cibo, e che spesso generano discorsi appassionati e veri e propri conflitti. Chiunque si occupi professionalmente di cibo, dai brand che producono alimenti ai ristoranti e ai fast food, ha la necessità di mantenere un rapporto costante con la propria clientela, di accrescerla, di soddisfarla migliorando la qualità del prodotto e del servizio. Un po’ come nei videogiochi di simulazione di ristoranti e bar, si tratta di un complesso lavoro di coordinazione fra risorse e spese, personale e domanda, numero dei clienti e possibilità di soddisfarli tutti. Probabilmente è per questo che i suddetti videogiochi hanno successo prevalentemente fra chi non lavora in un ristorante. In questo post, naturalmente, ci occuperemo solo di uno di questi aspetti: il marketing. Nello specifico, vedremo come gli strumenti di marketing digitale possono sfruttare la segmentazione dei “foodie” in mille categorie diverse, per permettere ai brand di aumentare le vendite.

Il cibo ha smesso di essere un’esperienza analogica. Questa può sembrare un’osservazione azzardata, ma basta soffermarsi a riflettere un momento sulle nostre abitudini riguardo alla cucina e all’alimentazione per accorgersi della sua veridicità. I libri di ricette raccolgono polvere sugli scaffali, mentre cerchiamo ispirazione su siti, blog e social ogni volta che dobbiamo preparare una pietanza. Sempre più giovani imparano a cucinare e ad apprezzare il cibo non in casa e in famiglia, grazie al food marketing che fa apparire molteplici campagne su piattaforme digitali  Ne consegue che chi opera professionalmente in questo settore debba promuovere i propri prodotti e servizi soprattutto sui media digitali. I brand del settore alimentare lo sanno e si sono lanciati all’assalto del marketing digitale, esplorando le molte possibilità delle nuove tecnologie, dai chatbot all’intelligenza artificiale, dalla realtà virtuale all’universo social. Lo scopo, come sempre, è sfruttare la targettizzazione estremamente precisa offerta da questi mezzi, allo scopo di raggiungere ogni consumatore con contenuti altamente personalizzati, rilevanti, coinvolgenti e “appetibili”. Quali sono i contenuti digitali più efficaci in questo settore? Ecco alcune tendenze da tenere d’occhio.