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Quando si parla di marketing farmaceutico e marketing sanitario, si parla di dover essere sempre avanti di un passo nelle campagne promozionali. Guru.marketing ha raccolto per te, tutte le più originali campagne di digital marketing farmaceutico, per proporre al meglio le tue future campagne promozionali in tema di sanità e tutela della salute. Soluzioni che ottimizzano il budget investito, convincendo il cliente ad aprirsi al mondo del marketing non convenzionale, ad esempio con l’utilizzo di guerrilla marketing, per trasmettere in modo semplice informazioni molto complesse.

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Il marketing del settore farmaceutico ha non pochi problemi con la creatività. Se da un lato è vero che si tratta di un ambito dai regolamenti ferrei in tema di informazione e comunicazione, dall’altro è anche innegabile che spesso i messaggi siano mal confezionati e, di conseguenza, poco efficaci. Spesso, per evitare di trasgredire alle giuste norme sull’informazione farmaceutica, i brand scelgono di andare sul sicuro, con il risultato che la maggior parte degli spot e delle pubblicità stampate di questo settore sembrano cloni prodotti in serie. Bisogna dunque rassegnarsi alla comunicazione noiosa e ai messaggi inefficaci? Non è detto. Esistono possibilità alternative, che sfruttano metodi di promozione non convenzionali.

Il marketing tradizionale raramente ha reso un buon servizio all’industria farmaceutica. Con qualche eccezione qua e là, la maggior parte delle campagne che siamo abituati a vedere non rientrano esattamente nei parametri della memorabilità. E se, da una parte, ci si può sentire solidale con il marketer che sognava di creare scintillanti campagne per brand di altra moda e si è ritrovato a dover produrre idee originali sugli adesivi per dentiere, dall’altra sappiamo che è proprio quando le sfide sono più difficili che emerge il vero talento. Esaminiamo quindi le sfide principali che il marketing farmaceutico deve affrontare e scopriamo insieme quali soluzioni creative possono essere applicate nelle varie circostanze.

Sperimentare con tecniche di promozione non tradizionali ha fatto la differenza nella sorte di moltissimi brand. L’acquisizione di questa tecnica da parte del settore farmaceutico è relativamente recente, ma sta suscitando crescente curiosità fra gli addetti ai lavori. Fra i principali vantaggi del guerrilla marketing c’è l’estrema versatilità: non avendo regole rigide, questa tecnica può essere adattata a qualsiasi ambito, tenendo conto dell’unicità del settore merceologico, delle caratteristiche del target e anche delle eventuali leggi che regolino la comunicazione su determinati prodotti. Le uniche caratteristiche definite del guerrilla marketing sono i costi ridotti (per quanto si possa dibattere sulla definizione di “ridotti”) e la scelta di modi insoliti per veicolare i messaggi, così da stabilire rapidamente una connessione emotiva con chi li riceve. Più di tutto, il guerrilla marketing deve essere divertente: chi si trova davanti a un’iniziativa di guerrilla marketing da parte di un brand deve sentirsi fortunato e avere voglia di condividere l’esperienza, così che chi non l’ha vissuta possa apprezzarla (e invidiare chi l’ha sperimentata dal vivo).

Nessuna strategia di marketing, oggi, può prescindere da un uso ampio e diversificato dei dispositivi mobili. Questo vale in tutti i settori, e quello farmaceutico non fa eccezione. Anzi, proprio le particolarità di questo settore rendono particolarmente efficace la promozione che raggiunge gli utenti sui loro dispositivi mobili, che si tratti di smartphone o tablet. I vantaggi sono molteplici e si estendono a tutte le parti in causa, dai brand ai consumatori. D’altra parte la gestione della nostra salute sta beneficiando sempre più delle nuove tecnologie, molte delle quali utilizzano dati relativi alla nostra posizione. Basti pensare ai tracker che vengono usati per la corsa o la camminata, e che molti amano sfoggiare in forma di screenshot condivisi sui propri social, per comunicare ad amici e conoscenti che si è raggiunto un certo traguardo o si è percorsa una certa distanza. Abbinare il proximity marketing all’industria farmaceutica non è che un piccolo passo in più in questa stessa direzione. Vediamo insieme i vantaggi del proximity marketing nell’ambito dei prodotti legati alla salute e alla cura della persona.

l’industria farmaceutica sta gradualmente aprendosi al marketing digitale, comprendendone i vantaggi e imparando a dominarne gli strumenti. D’altra parte il futuro è digitale in tutti i settori e le nuove tecnologie, soprattutto tramite le piattaforme online, hanno completamente rivoluzionato il nostro modo di comunicare sia privatamente che pubblicamente. Le interazioni fra brand e pubblico e fra brand e singoli consumatori, per esempio, sono state interamente rivoluzionate dall’avvento delle tecnologie digitali. Nell'industria farmaceutica, questo ha portato a una personalizzazione del servizio a livelli che fino a questo momento non erano mai stati possibili. Ecco alcuni accorgimenti che permettono di ottimizzare le strategie di marketing digitale dei prodotti farmaceutici e sanitari.

Il mercato farmaceutico non è mai stato così competitivo. Non solo i farmaci generici si contendono il primato degli acquisti con quelli dei più noti marchi, ma moltissimi presidi non strettamente medicinali – quelli che si vendono anche nella parafarmacie, per intenderci – si sovrappongono all’interno della stessa categoria. Questi prodotti espandono la propria promozione scoprendo social network, guerrilla marketing e altre tecniche che finora si sono associate assai poco al settore dei farmaci. Nel clima attuale si dà sempre maggiore importanza all’accesso a servizi e farmaci da parte di tutta la popolazione. e si pone spesso l’accento sul livello di stress a cui è sottoposto il servizio sanitario nazionale. Per questo è sempre più frequente che, per i piccoli problemi di tutti i giorni, ci si rivolga alla farmacia anziché al proprio medico. Per i brand, questo è un periodo di grandi incertezze, ma anche di opportunità. Nello specifico, si ha l’opportunità di stringere con il pubblico un rapporto diretto di fiducia, che può essere vitale per la sopravvivenza di un marchio o di un prodotto.

Quando un settore è fortemente regolato, come avviene per quello farmaceutico, il lavoro del marketer diventa particolarmente delicato. Promuovere prodotti che influiscono sulla salute del pubblico è una grande responsabilità e richiede sempre correttezza assoluta nelle informazioni. Catturare e mantenere l’attenzione del pubblico, quando si parla di un prodotto farmaceutico, può essere molto difficile: in un contesto culturale in cui l’attention span che si dedica alla pubblicità è di pochi secondi per volta, tolti i necessari disclaimer ci si trova spesso a non avere abbastanza tempo per comunicare efficacemente il messaggio. Molti brand internazionali hanno iniziato a sperimentare soluzioni originali a questo problema, per esempio lanciando campagne di marketing esperienziale. Come è possibile rendere un prodotto farmaceutico interessante e perfino divertente, al punto da potervi costruire attorno un’esperienza memorabile per il pubblico? Ecco alcune linee guida da considerare.

Quando parliamo di fidelizzazione del cliente e di marketing, difficilmente ci viene in mente il settore farmaceutico. La fidelizzazione è una cosa che riguarda i brand commerciali, da Amazon ad Apple, i brand di moda o i singoli esercenti come il piccolo negozio sotto casa o il supermercato indipendente di quartiere. Certo non la associamo ai brand di ambito sanitario e farmaceutico. Eppure tutti siamo “fedeli” a brand di questo settore. Dal rimedio per il mal di testa al collutorio, ognuno ha i propri prodotti preferiti e questo tipo di comportamenti di acquisto influenzano non poco le sorti delle aziende. Che cosa deve fare, dunque, un brand farmaceutico per fidelizzare i clienti, muovendosi in un settore fortemente regolato anche dal punto di vista della comunicazione?

Quando si pianifica una campagna di marketing emozionale bisogna prestare molta attenzione al modo in cui si comunica. Questo è doppiamente vero se ci si muove nell’ambito della salute e dei prodotti farmaceutici: la comunicazione emozionale può influenzare in modo determinante le decisioni di acquisto di farmaci, traducendosi in comportamenti che avranno un impatto reale sulla vita e sulla salute del pubblico. Per questo motivo, la prima domanda che dovremmo porci è: quali risposte emotive vogliamo suscitare con la nostra promozione? In ambito farmaceutico - tutte le ricerche concordano - il meccanismo emotivo più importante da attivare è quello della fiducia. Vediamo insieme come creare campagne promozionali che siano volte a costruire un rapporto di fiducia fra il pubblico e il brand.

Il settore farmaceutico-sanitario è da sempre fra i primi a indagare sui possibili usi delle nuove tecnologie. Questo avviene tanto nell’ambito della ricerca, così da offrire servizi sempre più sofisticati ed efficaci, quanto del marketing. E non c’è da stupirsi: i professionisti del settore sono abituati a tenere d’occhio gli sviluppi delle più disparate tecnologie e a considerarne usi alternativi e spesso creativi. Il trend più recente è quello che incorpora le tecnologie digitali negli sforzi di marketing dei brand farmaceutici, soprattutto in forma di app, utilizzate per fornire servizi ma anche per stabilire un dialogo con il pubblico di riferimento. Le piattaforme online hanno un impatto sempre più significativo sulle decisioni che prendiamo rispetto alla nostra salute. Anche lo scambio di dati e informazioni fra pazienti/utenti e provider di servizi è ormai ampiamente accettato come un elemento normale in questo ambito. Per questo è fondamentale impiegare tecnologie digitali adeguate nella promozione dei prodotti farmaceutici.

L’Internet Of Things sta assumendo un ruolo sempre più preponderante nelle nostre vite, trasformando ogni aspetto delle nostre interazioni quotidiane e della nostra esperienza professionale. Come era prevedibile, anche il marketing farmaceutico ha iniziato a interessarsene, con risultati altalenanti. In questo settore, infatti, tutte le preoccupazioni sulla privacy che normalmente vengono associate a tecnologie come i beacon, si amplificano di svariate volte. A nessuno fa piacere pensare che informazioni sulla propria salute vengano acquisite o, peggio, divulgate. Quando si sceglie di utilizzare il proximity marketing in questo ambito, quindi, bisogna essere sempre molto cauti e cercare di esercitare una sensibilità più sviluppata di quanto normalmente non avvenga nel marketing.

Il marketing del settore farmaceutico richiede un approccio strategico, che riesca a conciliare efficacia e ottimizzazione dei costi in un contesto in cui la costanza della promozione è fondamentale. Il target al quale ci si rivolge, infatti, è generalmente molto vasto, ma non costantemente attivo. Farmaci e presidi sanitari, infatti, si acquistano solo quando si manifesta una necessità specifica, che non può essere in alcun modo indotta. Questo vuol dire che una buona strategia promozionale deve mirare a una brand awareness tale da assicurarsi che il brand sia in cima alla lista di nomi che l’utente sceglierà di considerare, nel momento in cui dovrà prendere una decisione d’acquisto. Negli ultimi anni, il marketing farmaceutico sta osando di più e sta iniziando a sperimentare con una tecnica che fino a tempi relativamente recenti non aveva osato impiegare: il guerrilla marketing.

Le decisioni d’acquisto in materia di farmaci e presidi sanitari sono influenzate da tantissimi fattori: ambiente e cultura di base, consigli del medico, consigli di parenti e amici, informazioni ottenute da altre fonti (come forum e social network) e, naturalmente la promozione dei brand del settore. Informazione, disinformazione e opinioni personali si confondono in un coro di voci spesso contrastanti, che finiscono per confondere il consumatore e creare un generale senso di diffidenza verso l’intera industria farmaceutica. Come può un brand di questo settore riuscire a comunicare il proprio messaggio e farsi notare in un contesto così confuso e rumoroso? Si rende necessario uno sforzo creativo in più per campagne di marketing insolite e non convenzionali.