Digital Marketing Settembre 26, 2018

Attira nuovi clienti per la tua agenzia di assicurazioni, grazie ai beacon

I marketer di tutto il mondo sono d’accordo: i beacon e il proximity marketing costituiscono la novità più interessante del settore da molti anni a questa parte. Uno degli aspetti più interessanti, per un professionista, è forse il fatto che di questa tecnica di marketing non si siano ancora esplorate tutte le possibili applicazioni. Per esempio, viene naturale associare il proximity marketing alla vendita di prodotti e al mondo del retail, a centri commerciali e supermercati, a grandi franchising come quelli di elettronica o abbigliamento e alle catene di fast food. Che cosa manca in questo elenco? I servizi. Fino a questo momento sono relativamente pochi gli esempi di beni immateriali promossi con l’ausilio di beacon. Eppure non è infrequente che una compagnia di assicurazioni abbia una propria app, il che costituisce già un’ottima base per una campagna di proximity marketing. Oggi vedremo alcuni esempi di possibili applicazioni di questa tecnica a servizi e beni immateriali, come per esempio le polizze assicurative. Come è possibile acquisire clienti per questo tipo di brand utilizzando il proximity marketing?

Incontrare i clienti sulla strada giusta

Mettiamo che una compagnia di assicurazioni voglia coinvolgere un pubblico geograficamente definito con una campagna basata sulla localizzazione, da dove ha senso iniziare? Sicuramente gli autobus e i mezzi di trasporto in generale sono un ottimo punto di partenza. Qui si può entrare in contatto con i pendolari e spesso coglierli in un momento in cui hanno il telefono in mano e sono già abituati a consumare messaggi commerciali. Qualche esperimento di utilizzo dei beacon sugli autobus è già stato fatto da Fox, che ha promosso così il film Kung Fu Panda 3 in alcune parti del Regno Unito, grazie a una partnership con la popolare app Shazam. Questo è un tipo di campagna che si presta benissimo alla promozione di prodotti assicurativi: la normale pubblicità presente dentro i mezzi o alle fermate e stazioni della metropolitana può essere usata per invitare il pubblico ad aprire una certa app (se il brand non ha un’app proprietaria, può considerare una partnership come quella fra Fox e Shazam), che immediatamente inizia a ricevere segnali dai beacon vicini, promuovendo i prodotti, fornendo informazioni utili e generando CTA specifiche (visitare una filiale, scaricare un’app, ecc).

Contattaci per una consulenza

Sponsorship e proximity marketing: il futuro delle grandi promozioni

Non è raro che le compagnie di assicurazioni scelgano di sponsorizzare grandi eventi sportivi o dello spettacolo. Queste sponsorizzazioni sono spesso molto costose e certamente sinonimo di prestigio, eppure il potenziale di conversioni e lead che effettivamente generano è quantomeno dubbio. Perché dunque limitarsi a un logo su un banner a bordo-campo o sulle maglie dei calciatori, quando si può aspirare a un’interazione molto più ricca e complessa con il pubblico dei grandi eventi? Chi partecipa a un evento importante, come un grande concerto o una partita di calcio decisiva per le sorti della propria squadra, è emozionato e desideroso di sentirsi parte dell’esperienza collettiva. La versatilità dei beacon e delle piattaforme mobile permette di creare iniziative che facciano davvero la differenza in termini di coinvolgimento emotivo e generazione di lead. Per esempio, si può organizzare un’iniziativa a tempo che inviti gli utenti a scaricare l’app dello sponsor durante un certo evento, per poter accedere a una piattaforma che permetta di rendere più piacevole l’esperienza. Come? Magari prenotando la propria consumazione al bar, così da non dover fare la fila durante l’intervallo, oppure condividendo foto e commenti sulla partita o sul concerto con altri appassionati. Naturalmente l’app risponderà anche alle sollecitazioni dei beacon presenti e proporrà contenuti promozionali, con offerte speciali limitate ai partecipanti all’evento. Inoltre l’app, una volta scaricata, resterà ricettiva ai beacon del brand, anche in altri momenti e in altri luoghi.

assicurazioni assicurativo proximity marketing

Conclusioni

La tecnologia dei beacon non ha ancora espresso a pieno il suo potenziale, il che vuol dire che gli utenti non sono ancora desensibilizzati ai messaggi che può veicolare. Naturalmente, per prodotti complessi come quelli assicurativi, non si può sperare se non molto di rado che la CTA di una campagna di proximity marketing sia mirata all’effettiva vendita. Si può puntare invece alla generazione di lead e alla creazione di un rapporto privilegiato con l’utente, che dovrebbe considerare il brand come un interlocutore sicuro e affidabile.

Iscriviti alla newsletter

    Post correlati
    L’evoluzione della SEO: cosa è cambiato e cosa cambierà
    Digital Marketing
    Aprile 3, 2024
    L’evoluzione della SEO: cosa è cambiato e cosa cambierà
    La SEO, una volta era relativamente semplice: l’algoritmo lavorava soprattutto sulle parole chiave, per aiutare gli utenti a trovare ciò…
    Leggi tutto
    Email marketing multifunnel: il segreto della personalizzazione
    Digital Marketing
    Febbraio 14, 2024
    Email marketing multifunnel: il segreto della personalizzazione
    Quante newsletter leggi ogni settimana e quante ne cestini senza aprirle? Quanto spesso ti capita di “ripulire” la tua casella,…
    Leggi tutto
    Marketing BTL: quando si parla direttamente al “cuore” del pubblico
    Digital Marketing Retail Marketing
    Febbraio 7, 2024
    Marketing BTL: quando si parla direttamente al “cuore” del pubblico
    Una strategia di marketing, con pochissime eccezioni, si articolerà sempre sulla tensione fra due estremi: messaggi di massa e messaggi…
    Leggi tutto