Rebranding B2B: il nostro lavoro per mazzaroppi
Quando cerchi idee per la campagna di lancio del tuo nuovo prodotto, trovare l'ispirazione giusta può essere difficile. Certo, una ricerca sulle migliori campagne dell'anno o addirittura del decennio, su internet, ti restituirà migliaia di risultati e storie affascinanti, con
Geco Expo: la fiera a tema sostenibilità insegna come si può attuare una strategia di Expo Marketing
Il tema che polarizzerà le discussioni in tutti gli ambiti, in questo 2021 pieno di incertezze, è senza dubbio la sostenibilità. Lo ha dimostrato di recente l’esperienza di GECO Expo. Prima grande fiera online tutta italiana dedicata proprio ai tanti
TIK…TOK…PUBBLICITA’!
Da quando TikTok è passato da social quasi “sperimentale” popolato solo di giovanissimi a fenomeno di costume globale, i brand hanno tentato, spesso senza successo, di farsi strada su questa piattaforma. Di fare pubblicità su Tik Tok. Adesso, finalmente, il social
Giorni di Pandemia. Giorni di Marketing. Giorni di Mindfulness. 🤲🏻
Mai come in questo momento abbiamo bisogno di occuparci della nostra serenità individuale e del nostro equilibrio psicologico. Entrambi sono sfidati da eventi globali e problemi personali. Qualsiasi professionista conosce la differenza fra una giornata produttiva, nella quale si riesce a
CONSUMISMO CONSAPEVOLE
Il consumismo consapevole è una tendenza in continua crescita, che si è affermata nell’ultimo decennio, con l’acuirsi della coscienza ambientale e sociale del grande pubblico. C’è chi sostiene che, all’interno del nostro sistema di produzione, non sia comunque possibile esercitare
Deepfake e Marketing
Il primo impatto del deepfake sulle nostre vite è stato abbastanza traumatico, ammettiamolo. Ma può essere il deepfake uno strumento di marketing? Uno dei primi video deepfake a diventare virali è stato quello di Barak Obama, nel quale la voce di
Nel marketing testimonial sorpassati da blogger e influencer, Gucci rivoluziona le regole della moda
L’industria della moda è da sempre all’avanguardia nello sviluppo e nell’utilizzo creativo di nuovi strumenti di marketing – e l’avvento del digitale non ha fatto eccezione. Dopo tutto moda, stile e creatività vanno spesso di pari passo e non di rado creano sinergie efficacissime per attrarre l’attenzione del pubblico. Fino a una decina d’anni fa esisteva una distinzione abbastanza invalicabile fra i grandissimi brand, quelli che potevano investire milioni in promozione, e quelli che, non potendoselo permettere, rimanevano relegati in contesti meno redditizi. Negli ultimi anni, tuttavia, queste prospettive si sono fatte più fluide. Certo, c’è ancora una differenza abissale fra Dior e un piccolo brand di streetwear metropolitano, ma non è più impossibile che anche chi non ha un budget enorme possa arrivare a un pubblico vasto. La rivoluzione digitale ha cambiato questo stato di cose, ma soprattutto ha cambiato il volto del pubblico, che adesso pretende dai brand molto più che una collezione interessante e un servizio fotografico originale.
Creare una connessione emotiva per fidelizzare i clienti del settore finanziario
L’incremento delle vendite ormai passa, in tutti i settori, per il miglioramento dell’esperienza dell’utente. E quando si tratta di prodotti e servizi finanziari, come abbiamo già detto, l’esperienza vera e propria di utilizzo del servizio permette assai poca varietà. Bisogna quindi agire sulle esperienze che si possono controllare, e quindi sull’impatto emotivo della comunicazione che si mette in atto. Sul piano generale, un cliente già acquisito può essere soddisfatto o insoddisfatto, è importante analizzare più dati per ottenere un quadro realistico dello stato emotivo degli utenti.
UN TEMPO SI USAVANO TRUCCHI PER CRESCERE ONLINE!
C’è stato un periodo in cui il social media marketing e una buona parte dell’online marketing erano dominati da trucchi e scorciatoie. Per molti si è trattato di un periodo d’oro, per altri di una continua frustrazione. Chi cercava di fare il
Aumentare il marketing durante una crisi è fondamentale, ecco una guida su come sfruttare le piattaforme di online marketing.
Mai come in questo periodo stiamo comprendendo il senso del termine “Multi-channel marketing”. In un momento in cui molte delle nostre attività sono ferme, ci ritroviamo a fare il conto di quelle che sono ancora praticabili. Perché in un momento in
Stop alla promozione, il futuro della campagna di marketing territoriale è la fidelizzazione dei turisti
Ogni anno vediamo campagne promosse da regioni italiane – ma anche da diverse nazioni del mondo - volte a promuovere il turismo stagionale presso certe destinazioni. Alcune campagne vengono rinnovate annualmente, altre invece semplicemente spariscono dall’orizzonte della nostra attenzione. Quali sono le conseguenze pratiche del successo o dell’insuccesso di queste operazioni di marketing territoriale? Viene naturale pensare prima di tutto all’incremento del turismo e ai conseguenti vantaggi per l’economia locale, ma che cosa accade al termine della stagione? Soprattutto per le località che sono associate a un periodo dell’anno in particolare, come quelle balneari o montane, i vantaggi rischiano di essere effimeri. Per garantirsi risultati a lungo termine è quindi necessario “fidelizzare” il cliente, ovvero conquistare il destinatario del messaggio al punto da fargli considerare la possibilità di tornare regolarmente sul territorio, o addirittura di investire lì il proprio capitale o di andarci a vivere.
Birra e virus, ecco come subisce il famoso brand alla recente omonimia
In questo momento il tema che domina la maggior parte delle discussioni online è uno solo: il coronavirus. Ed è importante che a parlare di contagi, prevenzione e misure di sicurezza siano i professionisti della sanità. (ndr. Grazie infinite!) Noi abbiamo scelto
2 casi studio vincenti per la promozione finanziaria attraverso le passioni dei clienti
A cosa serve il marketing esperienziale? La risposta è nella definizione stessa: a ridefinire l’esperienza che il cliente ha del prodotto e, di conseguenza, la sua attitudine verso il prodotto stesso e il brand. A una prima analisi potrebbe venire in mente di applicare questa filosofia solo a prodotti che, nella nostra immaginazione, costituiscono di per sé delle “esperienze”, come i viaggi, il cibo o i videogiochi. Questa visione, tuttavia, limita notevolmente le prospettive di applicazione del marketing esperienziale. Se ci fermiamo un attimo a considerare la nostra vita e il modo in cui è organizzata la società, ci accorgeremo che tutto è “esperienza”, anche ciò che ci sembra freddo o meccanico. Occorre solo mettersi d’accordo su cosa si intende per “esperienza di un brand”. Prendiamo a esempio il settore finanziario: come definiamo la nostra “esperienza” di un gruppo bancario o di un pacchetto di servizi? Solo in base al tempo che passiamo effettivamente negli uffici degli istituti in questione, o magari interagendo virtualmente con una piattaforma di home banking? Diverse campagne attuate nel settore ci dimostrano sono molti altri gli elementi che contribuiscono a definire la nostra “esperienza” di un prodotto finanziario.
CSR: quando i brand scelgono l’etica
Axe, Gillette, Audi: questi sono solo alcuni dei brand che, negli ultimi anni, hanno scelto di associare il proprio nome a una causa sociale. In qualche caso si tratta di pratiche aziendali diffuse e di vere e proprie iniziative di beneficenza, in altri casi può bastare una presa di posizione pubblica sui social o la scelta di un testimonial (basti pensare a Colin Kaepernick per la Nike). La parola chiave di quest’ultimo periodo è Corporate Social Responsibility (CSR). C’è anche chi non vede di buon occhio queste pratiche e ritiene che le cause sociali non debbano essere sfruttate per aumentare i profitti. Ecco alcune delle iniziative di CSR più popolari.
Ecco come attuare una strategia di Trade Marketing in 3 semplici passaggi
Chiedete ai partecipanti a qualsiasi trade show che cosa si aspettano dal trade marketing, ovvero dal marketing diretto specificamente a loro, nel contesto del loro interesse professionale. La maggior parte vi risponderanno che, da un contesto B2B, si aspettano un messaggio che prenda in considerazione solo gli aspetti strettamente pratici, tecnici o economici dell’offerta, senza alcuna concessione a elementi umani o troppo creativi. Questo approccio non è necessariamente il migliore, e certamente non lo è per quelle aziende emergenti che abbiano bisogno di farsi largo fra concorrenti con più storia, più esperienza e più budget. Anche quando ci si muove in un contesto B2B, infatti, non bisogna mai dimenticare che si ha a che fare con gruppi di persone, di individui, che possono avere reazioni umane anche all’interno di un contesto prettamente professionale. Come si fa a dirigete il proprio trade marketing verso gli individui, invece che verso l’idea astratta di un brand o di un’azienda? Ecco qualche consiglio.
Vuoi vendere assicurazioni ai millennial? Adotta una strategia non convenzionale
Come si promuove un prodotto collegato principalmente a emozioni negative? Perché le assicurazioni, diciamolo, non sono esattamente una categoria di servizi che si possa facilmente associare all’allegria e alla spensieratezza, soprattutto se si spera di vendere a un pubblico di millennial (o qualsiasi definizione si voglia dare dei giovani fra i 18 e i 35 anni). Devono essersi posti queste domande, un paio d’anni fa i responsabili di marketing della compagnia di assicurazioni americana New York Life, specializzata in assicurazioni sulla vita. Questo genere di prodotti assicurativi sono particolarmente complessi da promuovere, dal momento che non c’è modo di aggirare il fatto che siano legati all’aver considerato eventualità non proprio piacevoli. In una campagna del 2016, dal titolo “Be Good At Life”, l’azienda americana è riuscita nel non facile intento di riuscire a legare questo prodotto a idee di ottimismo e positività.
Marketing del territorio: due errori da evitare
Uno degli aspetti più affascinanti del marketing esperienziale applicato al territorio è che si tratta di un ambito ancora, per molti versi, inesplorato. Questo vuol dire che ci sono ancora ampi margini per farne emergere tutto il potenziale, ma anche che ci sono ancora spazi per imparare dai propri errori – e quindi per commettere degli errori. Il marketing esperienziale si sta rivelando uno strumento prezioso con cui i piccoli centri possono rilanciare la propria immagine e ottenere vantaggi in termini di turismo, industria, investimento e possibilità commerciali. Negli ultimi anni, in particolare, si è diffusa la tendenza da parte delle piccole città a candidarsi per ospitare grandi eventi, il che spesso permette agli organizzatori di risparmiare, e porta alla città ospite un influsso extra di traffico e un surplus di visibilità. Questo tipo di azioni promozionali possono produrre risultati straordinari, ma bisogna stare attenti a non commettere questi due errori che rischiano di vanificare lo sforzo organizzativo.
Usare messaggi emozionali per vendere assicurazioni: ecco come fare
Chi si occupa di marketing, oggi, si trova davanti una sfida sempre più complessa. Da un lato bisogna creare messaggi che possano essere consumati in pochi secondi, durante un momento di attesa o mentre si consulta rapidamente un sito sullo smartphone. Dall’altro si richiedono sempre più spesso campagne ad alto contenuto emotivo, che restino impresse, che lascino il segno. Se poi si vuole raggiungere un livello di difficoltà ai limiti dell’impossibile, si può pensare di applicare questi due principi al marketing delle agenzie di assicurazioni. Riuscite a immaginare qualcosa di meno appassionante ed emotivo, ma anche qualcosa di meno adatto a essere spiegato in pochi secondi? È evidente, quindi, che i marketer che operano in questo settore abbiano un assoluto bisogno di pensare in modo creativo.
Influencer su Pinterest: una risorsa da scoprire
Ve lo ricordate quel tempo lontano in cui il marketing non conosceva gli influencer? In realtà questa è una domanda-trabocchetto: no, non ve lo ricordate quel periodo, perché non è mai esistito. L’influencer altro non è che l’evoluzione del testimonial, che in Italia ricordiamo fin dai primi caroselli. Una personalità in grado di catalizzare ammirazione e stima trasferisce le proprie qualità su un prodotto, “sposandone” la causa. Oggi che Carosello non c’è più e che anche le pubblicità col testimonial in senso classico ci sembrano un po’ appannate, il nuovo mezzo con il quale gli influencer dispiegano tutto il loro potenziale è Pinterest. E, se stai pensando che non avevi mai neppure sentito parlare di influencer su Pinterest, non preoccuparti: sei in ottima compagnia.
Prova gratuita nel settore farmaceutico, funziona? Sensodyne dimostra di sì
Il marketing tradizionale raramente ha reso un buon servizio all’industria farmaceutica. Con qualche eccezione qua e là, la maggior parte delle campagne che siamo abituati a vedere non rientrano esattamente nei parametri della memorabilità. E se, da una parte, ci si può sentire solidale con il marketer che sognava di creare scintillanti campagne per brand di altra moda e si è ritrovato a dover produrre idee originali sugli adesivi per dentiere, dall’altra sappiamo che è proprio quando le sfide sono più difficili che emerge il vero talento. Esaminiamo quindi le sfide principali che il marketing farmaceutico deve affrontare e scopriamo insieme quali soluzioni creative possono essere applicate nelle varie circostanze.