Digital Marketing Aprile 3, 2024

L’evoluzione della SEO: cosa è cambiato e cosa cambierà


La SEO, una volta era relativamente semplice: l’algoritmo lavorava soprattutto sulle parole chiave, per aiutare gli utenti a trovare ciò che cercavano e i brand sfruttavano questo sistema per emergere sui motori di ricerca. Negli anni, questa pratica si è evoluta, trasformandosi in una sofisticata rete di metodi e strategie, subendo una metamorfosi significativa dopo l’altra e adattandosi continuamente ai cambiamenti tecnologici e alle nuove abitudini degli utenti.

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Inizialmente, i motori di ricerca si basavano su parametri piuttosto semplici e facilmente gestibili. Tuttavia, con l’avvento di algoritmi sempre più complessi e l’ascesa dell’intelligenza artificiale, la SEO si è evoluta in una disciplina che richiede una comprensione profonda e una strategia olistica.

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    Dalle parole chiave alla contestualizzazione

    Mentre in passato bastava inserire e ripetere una serie di parole chiave per guadagnare una buona visibilità online, le cose sono decisamente cambiate, quando Google ha iniziato a dare sempre più importanza alla contestualizzazione del contenuto, per poter determinare l’affidabilità dei siti come fonti e per riconoscere la qualità della loro offerta. 

    Questo ha segnato una svolta fondamentale, per la SEO, spostando l’attenzione dalla semplice ripetizione di stringhe o parole alla creazione di contenuti che fossero veramente rilevanti per l’utente e che generassero determinati comportamenti (permanenza sul sito, engagement, etc). Con aggiornamenti come Panda e Hummingbird, per esempio, l’algoritmo di Google ha iniziato a penalizzare i siti che facevano un uso eccessivo di parole chiave – il cosiddetto keyword stuffing – premiando invece quelli che fornivano informazioni utili e favorivano la leggibilità e fruibilità del contenuto.

    Per fare un esempio pratico, possiamo considerare il caso di un sito di e-commerce specializzato in prodotti per il giardinaggio, che non otterrà un migliore posizionamento utilizzando solo parole chiave come “attrezzi da giardino”, ma piuttosto fornendo guide dettagliate sul funzionamento di tali attrezzi, consigli per la cura delle piante e recensioni approfondite dei prodotti. Questo approccio permetterà al sito di stabilire un rapporto di fiducia con i suoi utenti, che lo percepiranno come una fonte affidabile e non solo come un semplice negozio online e che quindi tenderanno a consultarlo più volte e per più tempo.

    L’ascesa della ricerca da mobile e della localizzazione

    Con l’aumento dell’uso di dispositivi mobili per la ricerca online, Google ha iniziato a favorire i siti ottimizzati per il mobile e che si concentrano sulla SEO locale

    Questo cambiamento riflette la crescente tendenza degli utenti a cercare informazioni e servizi nelle loro immediate vicinanze, tramite smartphone e tablet. La local SEO è diventata quindi un elemento cruciale per le aziende, che potranno ottenere migliori risultati sfruttando la geolocalizzazione e le ricerche basate sulla posizione dell’utente.

    Questo accadrebbe se ad esempio un ristorante locale ottimizzasse il suo sito per mobile e concentrasse i suoi sforzi sulla SEO locale. Questo metodo potrebbe essere attuato implementando mappe interattive, recensioni dei clienti, e menù facilmente navigabili da dispositivi mobili, indicazioni geografiche accurate. Anche registrare l’attività su Google e altri elenchi locali, inoltre, migliorerebbe la visibilità nelle ricerche geolocalizzate e consentirebbe al ristorante di apparire nelle prime posizioni, quando gli utenti scrivono su Google “ristoranti vicino a me” o espressioni simili.

    L’emergere della SEO vocale

    Con l’introduzione degli assistenti virtuali come Alexa e Siri, la SEO vocale è diventata una parte fondamentale della strategia di ottimizzazione della visibilità online. 

    Qui si richiede un approccio diverso, poiché le persone tendono a usare un linguaggio più colloquiale, quando fanno domande ai loro assistenti vocali. Di conseguenza, le aziende dovranno adattare i loro contenuti per includere parole chiave e frasi che riflettano il modo in cui le persone parlano realmente, piuttosto che il modo in cui scrivono durante una ricerca scritta.

    Anche qui, immaginiamo un esempio concreto e nello specifico quello di un’azienda di cablaggi elettrici, che riveda la sua strategia SEO. Analizzando le domande più comuni relative al settore, poste dagli utenti agli assistenti vocali, l’azienda potrà creare contenuti che rispondano direttamente a domande come “Quali sono i migliori cavi elettrici per uso domestico?” o “Come posso installare un impianto elettrico sicuro?”. Questo renderà il loro sito molto più accessibile attraverso la ricerca vocale e porterà a un significativo aumento delle visite da parte degli utenti che utilizzano questa tecnologia.

    L’importanza della user experience nella SEO

    Google ha infine mostrato un crescente interesse nel valutare i siti web anche in base alla user experience offerta. Questo significa che non è più sufficiente avere contenuti ottimizzati e parole chiave pertinenti: i siti web devono anche essere veloci, intuitivi e piacevoli da navigare.

    I Core Web Vitals sono ad esempio un insieme di metriche specifiche che misurano aspetti come la velocità di caricamento delle pagine, l’interattività e la stabilità visiva. Questi fattori influenzano direttamente il ranking di un sito nei risultati di ricerca, poiché Google mira a fornire agli utenti la migliore esperienza possibile.

    Una riduzione dei tempi di caricamento e la riorganizzazione di un sito volta a rendere più semplice e interessante la navigazione aumenterà l’engagement, abbasserà il bounce rate e migliorerà, di conseguenza, anche il posizionamento nei risultati di ricerca.

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    La SEO, comunque, non smetterà mai di stupirci, essendo un ambito in continua evoluzione. Rimane quindi importante, per i marketer, adeguarsi costantemente ai cambiamenti. Le aziende che riusciranno a restare al passo, integrando nuove tecniche SEO nelle loro strategie, si distingueranno dalla concorrenza. È quindi essenziale rimanere informati ed essere sempre flessibili e pronti a sperimentare. Quale sarà il prossimo step?

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