Anche nel 2022 è il caso di fare un riepilogo di tutte le informazioni utili che abbiamo sulla SEO (search engine optimization) e sulla SEO B2B, uno strumento indispensabile per massimizzare l’esposizione dei contenuti online e quindi raggiungere più persone possibili.
La visibilità, come sempre, è fondamentale.
Chi punta al miglioramento del ranking deve essere presente in rete, ovviamente nel modo giusto.
Fondamentale è pubblicare contenuti originali e interessanti, con dettagli, immagini e informazioni, per aumentare la possibilità di ottenere visite, ma anche referral, backlink e, soprattutto, generare lead.
Se si ha un target di riferimento o ci si muove in un settore di cui si occupano i media, indispensabile è studiare temi e parole chiave che possano attirare la loro attenzione.
Youtube è un’altra risorsa importante e in questo senso è utile riproporre in formato video sia i propri post e articoli che hanno performato meglio in termini di SEO, sia quelli dei competitor. Si espanderà in questo modo la reach di un contenuto che si è già rivelato di successo.
Non c’è una sola SEO.
Bisogna lavorare su più livelli.
Generalmente sono tre le categorie SEO da considerare, se si vuole massimizzare il risultato: SEO On–Page, SEO-Off Page e SEO tecnica.
- La SEO on-Page si riferisce all’ottimizzazione di tutti quegli elementi che si trovano all’interno della pagina web di un sito. Tutte le volte che parliamo di keywords, titoli, meta, URL, link interni, ma anche fruibilità della pagina stessa, parliamo di SEO.
- La SEO Off-Page riguarda invece la possibilità di migliorare il proprio raking intervenendo all’esterno. Link building, link earning, menzioni, recensioni, condivisioni sui social e molto altro, possono fornire a Google informazioni importanti sulla credibilità di un sito presso gli utenti e quindi migliorare il suo posizionamento.
- La SEO tecnica è invece l’ottimizzazione di un sito web, per garantire una migliore user experience e fare in modo che i motori di ricerca possano accedervi senza problemi. Velocità di caricamento delle pagine, configurazione mobile friendly e navigabilità del sito sono fattori che riguardano proprio questo specifico ambito. Il risultato di un buon lavoro è un sito più performante e meglio posizionato su Google.
La SEO (search engine optimization), è indispensabile sia nella strategia B2B che B2C, è cioè utile sia per raggiungere le aziende che i consumatori.
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La SEO B2B.
cosa devi considerare per non commettere errori
Oggi ci focalizziamo in particolare sulla SEO B2B, che ci consente di raggiungere più facilmente i professionisti a cui offriamo un prodotto o un servizio.
La SEO ha sostanzialmente la stessa funzione, che si parli di B2B o B2C. Le strategie di SEO B2B hanno comunque delle logiche specifiche che è il caso di conoscere.
Intanto la SEO B2B dovrà intercettare domande molto tecniche di professionisti, invece di prevedere le ricerche generiche dei consumatori, come avviene nel caso della SEO B2C.
La SEO B2B si basa inoltre su parole chiave con un volume di ricerca più basso. Banalmente, lo spazio B2B è minore e ci sono molte meno persone a effettuare ricerche specifiche. Per questa ragione, nell’ottimizzazione SEO B2B si spende molto più tempo per trovare e raggruppare parole chiave correlate, spesso allo scopo di inserirle in un singolo contenuto e senza neanche la garanzia che generi troppe visite.
Un altro problema è che la SEO B2B converte meno traffico organico. Convertire un visitatore in un cliente, come nel caso della SEO B2C, è molto più facile che spingere ad esempio un responsabile marketing, o un amministratore di immobili, ad effettuare un acquisto e quindi un investimento importante. Lo spazio B2B ha infatti un ciclo di vendita molto più lungo è prezzi più alti e le visite online sono tendenzialmente motivate, soprattutto all’inizio, dalla necessità di farsi un’idea delle risorse disponibili o di reperire informazioni utili al proprio lavoro e non sono quindi orientate all’acquisto immediato.
Per questo il contenuto SEO B2B non deve essere concepito allo scopo di convertire meccanicamente i visitatori organici in vendite dirette.
I vantaggi della SEO B2B.
Se queste considerazioni preliminari possono scoraggiare, va comunque considerato il rovescio della medaglia. Proprio a causa di prezzi maggiori e cicli di vendita più lunghi, infatti, la SEO B2B ha meno concorrenza nell’e-commerce. Questo significa che si tende a competere con i contenuti, più che con le pagine di e-commerce relative a singoli prodotti.
La SEO B2B ha quindi lo scopo di colpire l’attenzione del visitatore, un visitatore che raramente effettua le sue ricerche in rete per poi acquistare immediatamente.
Per questo diventa indispensabile restare nella sua memoria e questo può avvenire valorizzando al massimo l’offerta, ma anche e soprattutto la dimensione professionale che c’è dietro. In questo senso il branding riveste una grandissima importanza, nel rappresentare in modo potente la realtà che c’è dietro il prodotto, la sua affidabilità, la sua reputazione e il suo posizionamento nel mercato.
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