Negli ultimi anni, l’e-commerce ha vissuto un vero e proprio boom, ma sembra che i negozi fisici stiano tornando a essere protagonisti degli acquisti. Infatti, sempre più spesso si vedono negozi con metrature ridotte e una presenza più capillare sul territorio.
L’impatto delle vendite online sui negozi fisici
L’ascesa dell’e-commerce ha avuto un impatto significativo sul settore della vendita al dettaglio, cambiando il modo in cui i consumatori fanno acquisti rendendoli più esigenti che mai. Ha anche portato a un aumento della frequenza di acquisto dei consumatori e a una diminuzione delle visite ai negozi fisici. Ciò significa che le aziende devono avere una presenza online, per non perdere i clienti che cercano e confrontano prodotti e prezzi e che si rivolgono a internet come prima sede di qualsiasi potenziale acquisto. I consumatori si aspettano convenienza e raggiungibilità 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno, indipendentemente dalla loro ubicazione. Questa, almeno, era la situazione fino a un paio d’anni fa.
Come i negozi fisici stanno reagendo
Nell’ultimo anno si è registrato un aumento significativo del numero di aperture di negozi, specialmente di piccola metratura. Secondo l’Osservatorio Innovazione digitale nel retail del Politecnico di Milano, questo cambiamento è dovuto alla necessità di offrire ai clienti un’esperienza d’acquisto sempre più personalizzata e a misura di consumatore. I negozi fisici, infatti, permettono ai clienti di provare i prodotti prima di acquistarli, di ricevere consigli dagli esperti del settore e di vivere un’esperienza d’acquisto più coinvolgente rispetto all’acquisto online. In parte si può attribuire questo nuovo trend anche all’aumento del numero di persone che vogliono vivere esperienze diverse dall’acquisto online e un ritorno alla ricerca di esperienze fisiche, dopo i lunghi periodi di lockdown.
Il boom ha portato anche a nuove sperimentazioni e declinazioni delle esperienze che possono essere vissute solo in luoghi fisici, con punti vendita che offrono esperienze di acquisto non replicabili online in termini di atmosfera, intrattenimento e rapporto con il prodotto.
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I trend dell’innovazione digitale nel retail
Nell’era dello shopping online, i negozi fisici devono comunque lottare per rimanere rilevanti. Non a caso, gli investimenti sul digitale restano costanti, rappresentando circa il 2,5% del fatturato delle aziende del settore. Ma dove vengono concentrati questi investimenti? Secondo l’Osservatorio del Polimi, la maggior parte degli investimenti sul digitale sono rivolti al back end, ovvero alla gestione dell’infrastruttura tecnologica e dei processi aziendali. Ciò permette alle aziende di ottimizzare le attività e di garantire una migliore efficienza nell’erogazione dei servizi ai clienti.
Inoltre, l’utilizzo di tecnologie innovative come la realtà aumentata, l’intelligenza artificiale e la blockchain sta cambiando il modo in cui i clienti interagiscono con i negozi fisici e con i brand. Ad esempio, la realtà aumentata consente ai clienti di visualizzare i prodotti in modo più realistico e di testarli virtualmente prima di acquistarli, mentre l’intelligenza artificiale aiuta le aziende a offrire offerte personalizzate ai clienti in base alle loro preferenze di acquisto.
Tutte queste tecnologie possono essere sperimentate nel retail, ma anche laddove questo non accade, molti rivenditori stanno ideando soluzioni per rendere l’acquisto in negozio un’esperienza dal valore intrinseco.
Vi lasciamo con 3 tendenze su cui i retailer dovranno scommettere:
- Ordinare direttamente dai social (operazione valida sia per e-commerce che per negozi fisici. ndr. vedi strategia omnichannel)
- Prezzi dinamici (esempio: in una giornata particolarmente fredda il prezzo per la cioccolata calda in una pasticceria potrebbe valere di più).
- Previsione e misurabilità. Tecnologia a supporto di analisi comportamentali e statistiche previsionali.
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Foto di Lucrezia Carnelos su Unsplash