I media mainstream, soprattutto in Italia, si divertono a ironizzare sulla “professione di youtuber” e sullo stereotipo dell’adolescente che sogna di avere un canale Youtube di successo invece di un lavoro. Capita però che, così facendo, i professionisti di che hanno costruito la propria comunicando tramite la stampa, la radio e la tv non riescano ad apparire sagaci come vorrebbero. Anzi, a voler essere un po’ cattivi, si potrebbe dire che questi stimati professionisti fanno la figura del vecchio zio che proprio non riesce a capire che lavoro facciano i nipoti.promozione formidabile, ma anche una fonte di guadagno vera e propria, a patto di raggiungere numeri adeguati in termini di iscritti e visualizzazioni. Se vi siete mai chiesti come far crescere il vostro canale Youtube fino a farne un business, questo post è per voi.
Prima regola: conoscere le regole
Creare un canale Youtube oggi è un’esperienza molto diversa da quella che si poteva avere anche solo un paio d’anni fa. La più grande rivoluzione l’hanno fatta le linee guida della piattaforma, che hanno messo limiti molto precisi a ciò che si può monetizzare e a ciò che è lecito promuovere, ma soprattutto a come i video vanno classificati. Già da molto tempo, infatti, i video con contenuti ritenuti troppo violenti o espliciti venivano demonetizzati. Verso la fine del 2019 le cose si sono ulteriormente complicate con l’approvazione negli USA del Children’s Online Privacy Protection Act (COPPA), che pone limiti rigidissimi a ciò che può essere considerato un contenuto per bambini e ragazzi e ciò che invece è destinato agli adulti. Sbagliare la categorizzazione del proprio video può costare molto caro, non solo in termini di cancellazione dei contenuti, ma anche in termini di sanzioni – che vengono applicate anche agli utenti non americani, poiché è l’azienda a essere americana e quindi soggetta a queste regole.
Diventeremo tutti vlogger e influencer?
Non è detto. Sono molti i tipi di contenuti e di “creatori” che hanno successo su Youtube. Certo, la figura che più di tutti associamo a questa piattaforma è quella del vlogger, ma le possiblità di Youtube sul piano social e della promozione sono molto più ampie. Questo è infatti uno strumento eccellente per imprenditori e brand e, in generale, per chiunque sia determinato a farne davvero un business, costruendo una community secondo criteri precisi e creando contenuti di qualità in modo regolare e secondo una precisa strategia. E d’altra parte non tutti i vlogger di successo trasformano il proprio canale in un’opportunità professionale – anche se quelli che non lo fanno sono senza dubbio una minoranza.
Come trasformare gli iscritti in clienti
Non tutti i canali Youtube con moltissimi iscritti generano grandi profitti. Perché? Perché c’è una differenza fondamentale fra iscritti e clienti. Certo, avere molte visualizzazioni permetterà di monetizzare con gli ad, ma si tratta comunque di una percentuale minima dei guadagni che si possono generare. Youtube diventa un vero business quando lo si utilizza per generare conversioni, per vendere prodotti o servizi e quando si utilizzano funzioni specifiche come le superchat – donazioni dirette fatte dagli utenti al gestore del canale durante un live streaming. Come si trasformano gli iscritti in clienti? Bisogna identificare i tratti che definiscono una community: quali argomenti hanno a cuore? Che toni usano per comunicare? Quali sono i cardini della loro fiducia?
Titoli e anteprime: non sottovalutare le prime impressioni
Gli utenti di Youtube hanno l’imbarazzo della scelta, sempre, su tutto. Tutorial, haul, unpacking, video promozionali, campagne di sensibilizzazione: migliaia di creatori, ogni giorno, si contendono l’attenzione e le risorse finanziarie del pubblico. Questo vuol dire che ogni video, per avere qualche possibilità di essere visualizzato e quindi di far arrivare a destinazione una CTA, deve farsi notare in una frazione di secondo. Per ottenere questo risultato è necessario lavorare su due aspetti del video: il titolo e l’anteprima. Occorre scegliere un titolo che induca l’utente a cliccare, che incuriosisca e che presenti il video come la risposta più adatta e interessante alla ricerca dell’utente. Lo stesso vale per l’anteprima: Youtube stesso fornisce linee guida sulle immagini più efficaci da utilizzare pe l’anteprima di ogni video. Un frame che contenga un volto oppure l’immagine di un prodotto molto popolare, per esempio, aumenta le possibilità che gli utenti clicchino sul video. Lo stesso vale per le anteprime che presentano un po’ di testo, chiaro, leggibile e pertinente.
Contenuti: qualità, creatività, varietà, regolarità
Su Youtube più che su qualsiasi altro social è fondamentale la qualità dei contenuti prodotti. Video di scarsa qualità o con un cattivo audio non hanno alcuna possibilità di battere la concorrenza spietata su questa piattaforma. Occorre inoltre presentare video creativi, originali, interessanti. Occorre creare un flusso di contenuti continuo, mai monotono, cercando di presentare varietà all’interno di un messaggio coerente e postando con regolarità. L’ideale è creare contenuti che, al di là delle informazioni che contengono, siano talmente interessanti e appassionanti da essere guardati più volte dagli stessi utenti.
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