Il panorama digitale sta cambiando a un ritmo incalzante e spetta alle agenzie di comunicazione stare al passo con gli ultimi sviluppi. Un tempo vero e proprio volto pubblico dell’azienda, la semplice pubblicità è ora solo uno dei tanti modo per raggiungere i consumatori in un ambiente mediatico sempre più complesso.
Per adattarsi a questa trasformazione, le agenzie di comunicazione dovrebbero:
- pensare al di là del loro ruolo tradizionale di intermediari tra aziende e consumatori. Per avere successo nel mercato odierno, devono sviluppare partnership strategiche con altre organizzazioni che hanno un interesse nel coinvolgimento dei consumatori.
- Le agenzie di comunicazione e marketing non si preoccupano più solo di veicolare efficacemente i messaggi pubblicitari, ma devono anche sviluppare strategie di brand messaging in un mondo in cui i consumatori acquistano online, i suggerimenti d’acquisto arrivano dagli influencer, le interazioni sono spesso guidate da algoritmi di AI e le regole in materia di privacy e di copyright si fanno sempre più rigide.
Cosa possono fare le agenzie per cavalcare l’onda del cambiamento senza esserne travolte?
Innanzitutto, le agenzie di comunicazione devono smettere di considerarsi agenzie pubblicitarie. Non sono più responsabili solo dei contenuti creativi e della distribuzione della pubblicità; oggi l’agenzia deve dedicarsi a tempo pieno alla misurazione e alla gestione dei social media, all’analisi dei dati e alla creazione di contenuti su più piattaforme e al monitoraggio
delle nuove tendenze. Questo spostamento verso il coinvolgimento dell’audience, partito in ambito B2C, è ora arrivato a pieno ritmo anche in ambito B2B.
Chi sono i nuovi comunicatori digitali?
Con l’emergere di un numero sempre maggiore di specialisti del digitale, le agenzie che vogliono esser
e all’avanguardia devono ampliare la propria forza lavoro includendo persone con competenze diverse. Se da un lato questo aggiunge una c
erta complessità al flusso di lavoro dell’agenzia, dall’altro rappresenta un’opportunità per le aziende di sviluppare nuovi punti di forza sfruttando le competenze specialistiche dei membri del team.
La tradizionale gerarchia piramidale di un’agenzia di comunicazione è stata stravolta dalla diversificazione del settore e dal ritmo dell’innovazione. Nessuna struttura completamente rigida, d’altra parte, può resistere a uno tsunami.
Sempre più team, quindi, stanno costruendo strutture “olocratiche”, ovvero “piatte”, che consentono di raggiungere risultati migliori in questo panorama.
Ci si aspetta che i comunicatori digitali sappiano quasi tutto del loro settore.
Le aziende che un tempo assumevano “esperti di social media” o “creatori di contenuti” possono ora trovare tutti questi ruoli in un’unica persona o almeno hanno bisogno di talenti che dominino più aspetti dell’industria aggiungendo un elemento di “genio” personale, una scintilla di personalità al proprio lavoro. Questa nuova struttura consente a ciascun individuo di un team di assumere la responsabilità di un aspetto diverso della campagna e di esprimere se stesso attraverso il proprio lavoro senza essere limitato dalla specifica descrizione del suo ruolo. Il lavoro dell’agenzia ne uscirà migliorato, anche perché ogni membro del team è in grado di dare la sua impronta personale a ciò che alla fine diventerà parte della campagna nel suo complesso.
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Content marketing e storytelling: nelle campagne del futuro, il contenuto è ovunque.
Poiché le abitudini di consumo dei media da parte del pubblico continuano a cambiare ed evolversi, possiamo aspettarci di vedere un numero maggiore di marchi che prendono molto più seriamente lo storytelling e il content marketing. Non ci limiteremo a vedere contenuti più brevi da consumare in modo frammentato, ma vedremo anche una serie di formati più interattivi. Ad esempio, molti marchi stanno già utilizzando tecnologie di realtà aumentata e virtuale per offrire ai consumatori un’esperienza più coinvolgente nel loro storytelling.
Tutto ciò sta influenzando il modo in cui le agenzie devono approcciare la strategia e la creatività, sia per i formati di durata media o lunga che quelli più brevi. Per poter continuare a soddisfare le esigenze dei clienti – e per poter essere all’avanguardia rispetto alla concorrenza – le agenzie di domani dovranno imparare a raccontare storie su più piattaforme e canali.
Come sopravvivere in questo nuovo panorama: la parola d’ordine è flessibilità.
Il settore sta cercando di adattarsi ai cambiamenti del panorama. Le agenzie che sono ancora aggrappate ai vecchi metodi si trovano in una posizione di svantaggio. Man mano che le comunicazioni diventano più complesse e integrate tra le varie piattaforme, le agenzie dovranno necessariamente adattare i loro modelli di business, le strutture del personale e le offerte di servizi per restare competitive sul mercato.
Mentre il panorama dei media continua a cambiare intorno a noi, le agenzie di comunicazione devono essere consapevoli di come saranno influenzate da questi cambiamenti. La rivoluzione digitale sta ridefinendo il settore ed è indispensabile tenere gli occhi puntati su ciò che accade in questo spazio, oltre che sulle necessità e richieste dei clienti. Occorre essere flessibili per quanto riguarda i modelli di business e disposti ad adattarsi alle nuove esigenze che il panorama in continua evoluzione comporta. La parola d’ordine per le agenzie di comunicazione oggi è: flessibilità.
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