In questa rubrica abbiamo parlato spesso di grandi retailer e centri commerciali. Intorno a questi spazi si sono consolidate le nostre abitudini di acquisto negli ultimi decenni, creando anche specifiche modalità di interazione sociale e opportunità di intrattenimento. Oggi i grandi outlet, i centri commerciali e i grandi conglomerati dello shopping stanno morendo, soppiantati dagli acquisti online e – in misura minore – anche da un consapevole ritorno ai piccoli negozi. Negli USA il fenomeno è più rapido che da noi ed è proprio per questo che la prima soluzione apparentemente sensata ci arriva proprio da oltreoceano. Per salvare queste strutture dalla inesorabile emorragia di negozi e garantire un afflusso di pubblico sufficiente a quelli che rimangono, si è mobilitato il settore più alto dell’industria immobiliare. Sono sempre più numerosi, infatti, i proprietari dei terreni e degli edifici sui quali sorgono questi grandi complessi che hanno deciso di trasformare i centri commerciali in uffici.
Da retaggi del passato ad avanguardia del futuro
Se vi sembra difficile reimmaginare lo spazio di un outlet sotto forma di ufficio, provate a immaginare: soffitti altissimi, adatti a supportare un’illuminazione di qualità, grandi vetrate che permettono di esporre prodotti, elementi modulabili all’interno dello spazio. Il tutto in un luogo facilissimo da raggiungere con il trasporto pubblico, ma anche munito di un grande parcheggio per chi si sposta in auto, spesso vicino a un cinema e a un supermercato aperto fino a tardi. Quello che abbiamo appena descritto potrebbe tranquillamente uno dei tanti co-working per giovani creativi che vanno per la maggiore in città come Berlino e Amsterdam. Senza saperlo, anni di evoluzione dei retailer hanno creato le condizioni ideali per trasformare i centri commerciali in uffici all’avanguardia, adatti a un’idea di lavoro flessibile, vivace, creativa e fluida.
Un investimento sicuro, per tutti
Dal punto di vista dei proprietari degli immobili, trasformare i centri commerciali in uffici è un investimento a lungo termine più sicuro rispetto all’attuale utilizzo. Quando un colosso come Google, per esempio, affitta uno spazio per i propri uffici, si può stare certi che quello spazio genererà una rendita fissa, sicura, a lungo termine e probabilmente destinata ad aumentare. Allo stato attuale delle cose, invece, sono assai pochi i negozi che possono garantire un affitto a lungo termine, considerato lo stato di sofferenza in cui si trova il retail a livello globale. A guadagnare da questa riconversione degli spazi, naturalmente, sono anche i negozi, ristoranti e supermercati rimasti nei centri commerciali che vengono riadattati: questi si assicurano infatti una clientela fissa grazie ai lavoratori delle nuove aziende affittuarie. Proprio come i negozi di quartiere di una volta, i “sopravvissuti” dell’apocalisse del retail avranno accesso a una clientela che si fidelizza in automatico, per prossimità e per comodità.
Convertire i centri commerciali in uffici potrebbe essere l’unico modo per salvarli
Proprio come succedeva alle grandi cittadelle industriali di un tempo, la possibilità di creare spazi nei quali dislocare grandi quantità di lavoratori promette eccellenti guadagni agli investitori. Tuttavia, i grandi complessi industriali del passato sono spesso rimasti deserti, dopo il declino delle rispettive industrie – basti pensare a luoghi come Siemensstadt a Berlino, un tempo polo produttivo, oggi visitato dagli appassionati di archeologia industriale. Perché per i grandi spazi del retail ci si dovrebbe aspettare una fine diversa? Prima di tutto perché questi spazi non divengono – se non raramente – abitativi: i lavoratori si spostano comunque per raggiungerli, il che li rende meno soggetti alle fluttuazioni di valore. Inoltre il lavoro che queste strutture ospitano è completamente diverso da quello che esisteva all’inizio del XX secolo. Si tratta di un lavoro fluido, fatto per cambiare, per adattarsi alle necessità, per reimmaginare gli spazi. E, come è noto, chi si adatta, sopravvive in qualsiasi condizione.